La storia del “Profeta dell’Amiata” è misteriosa e ha origine in un luogo sacro e suggestivo tra fitta vegetazione e panorami indimenticabili. A pochi minuti da Arcidosso, su una delle vette del Monte Amiata – il Monte Labbro, o Labro che dir si voglia – è custodito questo antico segreto. Storia e leggenda in questi luoghi si fondono insieme. A circa 1200 metri di altezza, si trovano infatti i resti di una torre, di una chiesetta e un eremo ormai ridotti in ruderi. Questo è tutto quello che resta della testimonianza di David Lazzaretti e della sua comunità Giurisdavidica.
“Questo è il luogo dove ho ricevuto l’ordine di costruire una torre“, proclamava Lazzaretti. Qui infatti si nascondono le tracce di un movimento fondato nella seconda metà del 1800 dal predicatore David Lazzaretti, il cosiddetto “Profeta dell’Amiata”, che faceva fede alle dottrine di Gioacchino da Fiore.
Eretta tra il 1869 e il 1870, la torre rappresentava il cuore della comunità giurisdavidica, un centro religioso e solidaristico che attrasse numerose persone che condividevano le idee religiose e sociali di Lazzaretti. Nato ad Arcidosso nel 1834, era un uomo carismatico che predicava la virtù della giustizia sociale e della spiritualità. Il suo messaggio attrasse soprattutto i contadini del Monte Amiata, che vedevano in lui un leader sempre pronto a sostenerli nella loro lotta contro l’oppressione.
La sua vita tragica si concluse nel 1878, quando venne ucciso da un militare mentre guidava una processione pacifica di più di tremila persone nel borgo di Arcidosso. Tuttavia, la sua figura ha continuato a ispirare fascinazione e mistero, e oggi il Centro Studi David Lazzaretti ad Arcidosso è un luogo di riferimento per chi vuole approfondire la sua vita e le sue idee.
Per raggiungere la torre potrai percorrere un piacevole itinerario a piedi, durante il quale ammirare anche un incredibile panorama. Il paesaggio che ti accompagnerà alla cima del Monte Labbro è lunare, intriso di ascetismo.
Questo semplice trekking, adatto a chiunque, parte da Roccalbegna, un borgo medievale incastonato tra due rupi calcaree. Attraverserai viottoli e prati, arrivando quasi alla sorgente dell’Albegna e poi in vetta. Salendo verso la cima incontrerai i famosi asini amiatini, dolci e caparbi, e le mucche al pascolo. Nelle giornate terse da un lato si può ammirare il mare, dall’altra l’Amiata.
Non perdere l’occasione di compiere questo trekking.
Convento San Bartolomeo
Viale G. Vespa 368
53025 Piancastagnaio (Siena)
San Bartolomeo S.r.l. | P.IVA 01572690525
info@conventosanbartolomeo.com
0577 787120
+39 388 9378801