
In questo articolo andremo a parlare del Monte Amiata come meta adatta per gli amanti delle escursioni e in particolare del sentiero “Le vie dell’acqua“.
Il Monte Amiata è una delle mete turistiche più belle della Toscana, grazie ai suoi paesaggi mozzafiato e alla sua ricca storia.
Questo territorio è stato abitato sin dalla preistoria e gli Etruschi lo consideravano un luogo sacro.
Oggi, il Monte Amiata è meta di escursionisti, sportivi e turisti che vogliono scoprire la sua bellezza e la sua storia.
Tra i luoghi più suggestivi vi sono i Sentieri denominati Scopriamo le Vie dell’Acqua.
Questi sentieri permettono di scoprire la natura e la cultura della zona attraverso le antiche vie dell’acqua, tra antichi mulini, fonti, lavatoi e ponti.
Il Sentiero Potabilizzatore Santa Fiora-Serbatoio Marroneto offre la possibilità di scoprire una parte importante della storia del territorio.
Infatti, lungo il percorso si possono ammirare alcuni esempi di architettura idraulica, come il potabilizzatore di Santa Fiora, che era utilizzato per la depurazione dell’acqua destinata al consumo umano, e il Serbatoio Marroneto, che serviva per la distribuzione dell’acqua potabile alla popolazione.
In particolare, il potabilizzatore di Santa Fiora è un edificio in muratura che risale al 1928 e che rappresenta un esempio di architettura industriale di inizio Novecento.
Questo edificio, che si trova all’inizio del sentiero, ospita ancora oggi alcune delle macchine e delle attrezzature utilizzate per la depurazione dell’acqua.
Il Serbatoio Marroneto, invece, è un edificio in pietra che si trova sulla collina sopra Santa Fiora. Questo serbatoio, che risale alla fine dell’Ottocento, era utilizzato per la distribuzione dell’acqua potabile alla popolazione.
Oggi il Serbatoio Marroneto è stato restaurato e ospita una mostra permanente sulla storia dell’acqua e dell’architettura idraulica nel territorio del Monte Amiata.
Il Sentiero Potabilizzatore Santa Fiora-Serbatoio Marroneto è quindi non solo un percorso di trekking, ma anche un’occasione per scoprire la storia e l’architettura del territorio.
Camminando lungo questo sentiero, infatti, si possono ammirare alcuni esempi di architettura industriale e idraulica che testimoniano la grande importanza dell’acqua per la vita delle comunità locali.
L’Anello Cascata d’Acqua d’Alto è uno dei percorsi più suggestivi del Monte Amiata, che permette di scoprire alcune delle bellezze naturali più straordinarie del territorio.
In particolare, il percorso si snoda lungo le pendici del monte e attraversa diversi villaggi, offrendo la possibilità di ammirare splendidi panorami e di conoscere la storia e la cultura del territorio.
Durante il percorso nei sentieri, si possono incontrare alcuni luoghi di interesse culturale, come la lapide in memoria di David Lazzaretti, il cosiddetto “Cristo dell’Amiata”, che nacque proprio in questi luoghi, o il borgo medievale di Castel del Piano, che si affaccia sulla Valle dell’Ombrone.
Ma il vero tesoro del percorso è rappresentato dalla natura circostante, che offre paesaggi mozzafiato e scorci di grande suggestione.
In particolare, la Fonte dell’Acqua Bona è una sorgente naturale di acqua fresca e limpida, che sgorga dal cuore del monte e che rappresenta una vera e propria oasi di frescura e tranquillità.
La cascata del Monte Amiata, invece, è una delle attrazioni naturali più spettacolari del percorso Le vie dell’acqua.
Situata tra boschi rigogliosi e pareti rocciose, la cascata offre uno spettacolo indimenticabile, con l’acqua che si getta in un salto di oltre 20 metri in una vasca naturale.
Per accedere alla cascata, è necessario percorrere un breve tratto di sentiero inserito tra la vegetazione e le rocce.
Una volta arrivati alla cascata, si può fare il bagno nella vasca naturale e godere del fresco della cascata e della bellezza del paesaggio circostante.
L’Anello Burlana è uno dei percorsi più suggestivi e affascinanti del Monte Amiata, che permette di scoprire alcuni dei tesori naturalistici e storici più interessanti del territorio.
In particolare, il percorso si snoda attraverso boschi, sorgenti naturali, antiche costruzioni in pietra e borghi medievali, offrendo panorami spettacolari e scorci di grande bellezza.
Il percorso inizia dal parcheggio del piccolo borgo di Tepolini, dove si trova anche una fontana monumentale del XIX secolo, e prosegue lungo un sentiero che si inoltra tra i boschi del Monte Amiata.
Durante il percorso, si possono incontrare alcune delle sorgenti naturali più importanti del territorio, come la sorgente della Burlana, una fonte di acqua fresca e limpida che sgorga dal cuore del monte.
Il percorso prosegue poi attraverso antiche costruzioni in pietra, come il ponte medievale di Casabianca e l’antico mulino di Gello, dove si può ammirare il funzionamento dei mulini a acqua.
Lungo il percorso, si possono anche incontrare alcuni borghi medievali, come il suggestivo borgo di Seggiano, che conserva ancora le tracce del passato e una grande varietà di opere d’arte.
Ma il vero tesoro del percorso è rappresentato dai panorami, da ammirare dall’alto la valle dell’Ombrone e il mare in lontananza, uno spettacolo mozzafiato di grande suggestione.
Il Sentiero Arbure-Bugnano è una delle escursioni più impegnative del Monte Amiata, ma è anche tra le più belle e suggestive.
Il percorso si snoda lungo 7,5 chilometri e parte dal borgo di Collevergari.
La prima parte del sentiero è caratterizzata da una ripida salita, ma la fatica viene ripagata dalla bellezza del paesaggio.
Si attraversano boschi di castagni secolari, che offrono una vista spettacolare sui giganti di roccia lavica che emergono tra le foglie.
Lungo il sentiero si incontrano anche alcune sorgenti naturali, che contribuiscono ad arricchire il percorso con la loro bellezza.
La sorgente di Arbure è una delle più importanti della zona, e dista solo un chilometro da quella di Bugnano.
Il percorso si conclude alla sorgente di Arbure e Bugnano, che si trova in una zona particolarmente suggestiva, circondata da boschi di faggi e conifere.
L’escursione è adatta a escursionisti esperti e richiede una buona preparazione fisica, ma offre una delle esperienze più belle del Monte Amiata, sia dal punto di vista naturalistico che storico.
Il Percorso del Capomacchia è uno dei sentieri di trekking più suggestivi e impegnativi del Monte Amiata.
Lungo oltre 20 chilometri, il percorso inizia dalla discesa verso Abbadia San Salvatore e arriva fino alla Vetta dell’Amiata, attraversando Catarcione e Acqua Passante.
Il percorso richiede una buona preparazione fisica, ma offre panorami mozzafiato sulla natura circostante, tra boschi di castagni, pinete e faggeti.
Lungo il sentiero si possono ammirare anche vecchi casali e rustici in pietra, che testimoniano l’antica vita rurale della zona.
Una delle attrazioni principali del percorso è la Chiesetta dell’Ermeta, che prende il nome proprio da un eremita che decise di vivere lì vicino, all’interno del cosiddetto Sasso del Romito.
La chiesetta è un luogo molto suggestivo, immerso nella natura e ricco di storia e cultura.
Nonostante la difficoltà del percorso, il Percorso del Capomacchia è una delle escursioni più belle e suggestive del Monte Amiata, ideale per gli amanti della natura e dell’avventura.
Scopri dove dormire sul Monte Amiata e goderti i tuoi sentieri preferiti.
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