Per una fuga romantica, una breve vacanza lenta alla scoperta di paesaggi indimenticabili che sembrano dipinti ad olio, la Val d’Orcia è la meta ideale. Questa zona in provincia di Siena è infatti patrimonio Unesco proprio per il suo paesaggio culturale e chi c’è già stato non è di certo sorpreso: un filare dopo l’altro si susseguono scenari da cartolina che conquistano i viaggiatori e borghi tutti da scoprire. Senza fretta, naturalmente.
Continua a leggere, nelle prossime righe ti suggeriamo cosa vedere in Val d’Orcia in tre giorni.
La prima tappa del tour della Val d’Orcia che ti suggeriamo è Pienza, la città ideale. Non tutti lo sanno, ma originariamente era chiamata Corsignano, fu poi papa Pio II a trasformarla nell’incantevole borgo che tutti noi conosciamo, modellandola secondo gli ideali rinascimentali.
Il cuore del borgo storico è la piazza, sulla quale si affaccia la cattedrale e i due palazzi principali: palazzo Borgia e Palazzo Piccolomini. Durante la visita non dimenticare di fermarti a bere un bicchiere di vino in uno dei locali affacciati sulle colline. Ti sembrerà di essere dentro un dipinto.
A poca distanza da Pienza si trova Monticchiello. Questo piccolo borgo è la tappa perfetta dove pranzare e fare una passeggiata romantica. In pochi minuti potrai visitarlo, ma prima di lasciarlo c’è un tesoro da scoprire: una Madonna con bambino di Pietro Lorenzetti all’interno della chiesa dei santi Leonardo e Cristoforo.
Infine, ultima tappa della giornata: la Cappella della Madonna della Vitaleta. Questo è indubbiamente uno dei luoghi più fotografati di tutta la Toscana. Solitaria, su una collina tra i campi dorati e i cipressi, merita sicuramente una visita. Potrai arrivarci a piedi, lasciando l’auto sulla strada che porta alla cappella.
Il secondo giorno del tuo viaggio in Val d’Orcia inizia dal pittoresco borgo di Bagno Vignoni. Caratteristico, seppur di piccole dimensioni, questo borgo è famoso per la celebre vasca di acque termali al centro del paese. L’acqua viene raccolta da una falda sotterranea e, anche se già in epoca romana era un antico centro termale, oggi la vasca non è più accessibile per l’immersione. Qui troverai però alcuni graziosi ristoranti, dove fermarti a mangiare i salumi e i formaggi del territorio – come il celebre pecorino di Pienza, accompagnati da un buon bicchiere di vino.
Rimettendosi in viaggio, la seconda tappa della giornata è Rocca d’Orcia, una frazione di Castiglione d’Orcia. Il colpo d’occhio della rocca è incredibile, essenziale nella sua perfezione. La fortezza, che svetta su una collina, è soprannominata la guardiana della Via Francigena. Tutto intorno un paesaggio che incanta: calanchi, fiumi e i soliti svettanti cipressi in fila. Fondamentale durante la Repubblica di Siena, la rocca oggi – seppur parzialmente distrutta – mantiene le fattezze dell’epoca feudale.
La giornata si conclude a Castiglione d’Orcia, un piccolo borgo che potrai tranquillamente girare a piedi, come gran parte dei borghi della zona. Non scordarti, prima di partire, di acquistare qualche bottiglia dell’ottimo vino rosso che viene prodotto da queste parti.
L’ultimo giorno di questa tre giorni in Val d’Orcia, inizia con Bagni San Filippo e la sua “balena bianca”.
Fin dalla strada colpisce il caratteristico odore di zolfo. Le terme di San Filippo sono libere e aperte a chiunque, immerse nel bosco. Le vasche sono collegate l’una con l’altra da piccole cascate, dando vita a uno spettacolo naturale incredibile. Rilassati qui per qualche ora prima di rimetterti in viaggio.
Spostandosi verso sud si raggiunge il borgo medievale di Radicofani, al confine tra Lazio e Umbria. Anche per la sua posizione, era infatti un punto strategico di avvistamento. Proprio qui infatti venne costruita una torre, per sovrastare il paesaggio. Il borgo, con le sue strette viuzze in pietra, è silenzioso e autentico.
Non c’è dubbio che la Val d’Orcia sia uno dei luoghi più belli della Toscana. Sei pronto a innamorartene?
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