Quando pensiamo alla Val D’Orcia e al Monte Amiata alla mente riaffiorano paesaggi da cartolina, boschi e passeggiate rigeneranti nella natura. In questa zona però si possono visitare anche due musei insoliti e interessanti, che raccontano la storia di questi luoghi e ci svelano qualche storia inaspettata.
Oggi vogliamo presentarti il Museo delle Miniere di Mercurio di Santa Fiora e il Museo d’Arte e Cultura Orientale di Arcidosso. Sei pronto a tuffarti in un viaggio tra passato e cultura?
Nel cuore di Santa Fiora, il delizioso borgo toscano che si trova a pochi minuti di auto dal Convento San Bartolomeo, c’è un museo che racconta di un’epoca in cui il mercurio era prezioso. Il minerale ha infatti rappresentato per molto tempo la principale risorsa di queste terre, e le storie dei minatori e dei loro sacrifici affiorano in ogni angolo del museo che è stato allestito in loro onore.
Al suo interno sarà possibile percorrere un affascinante viaggio nel tempo, osservando attraverso una ricca documentazione storica le condizioni di vita e di lavoro di chi, con instancabile fatica, ha estratto mercurio dal suolo. Le diverse sale sono curate con passione, cercando di far rivivere l’arduo lavoro nelle miniere e l’organizzazione sociale di un’epoca ormai passata. Scoprirai non solo gli strumenti di lavoro, ma anche le storie di chi vi ha dedicato la vita, affrontando rischi e sacrifici.
Un altro museo decisamente insolito, soprattutto per il luogo in cui si trova, è il Museo d’Arte e Cultura Orientale di Arcidosso. Visitandolo potrai compiere un viaggio nelle atmosfere misteriose dell’Estremo Oriente senza lasciare la Toscana. Questo museo è ospitato nel settecentesco palazzo dell’ex cancelleria, che fa parte del Castello Aldobrandesco, e vanta una delle collezioni più affascinanti della regione.
Potrai ammirare oltre cinquemila pezzi d’arte e reperti etnografici, grazie al lavoro di collaborazione fra il Comune di Arcidosso e l’associazione culturale Comunità Dzogchen di Merigar. Gli oggetti esposti spaziano dalla ceramica agli abiti tradizionali, dai dipinti ai testi antichi. A guidarti in questo tour culturale ci saranno anche le storie di Namkhai Norbu, un’illustre figura nel campo della lingua e letteratura tibetana, il quale ha dedicato gran parte della sua vita a far conoscere il patrimonio orientale al mondo occidentale.
Se dopo tanto camminare nei boschi del Monte Amiata ti venisse voglia di vedere qualcosa di diverso, non perdere l’opportunità di visitare questi due musei. Si tratta di due esperienze insolite che arricchiranno il tuo soggiorno e lasceranno un ricordo indelebile nel tuo cuore.
Convento San Bartolomeo
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